Analisi Favoriti Parigi – Nizza 2023: primo duello dell’anno tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar
C’è tanta attesa per la Parigi-Nizza 2023. Il cambio di programma di Tadej Pogacar, infatti, permetterà alla corsa a tappe francese di livello WorldTour, che quest’anno si terrà dal 5 al 12 marzo, di regalarci il primo duello tra lo sloveno e il vincitore dell’ultimo Tour, Jonas Vingegaard, offrendoci un replay della sfida già vista proprio all’ultima Grande Boucle. La corsa, che conferma l’ormai abituale contemporaneità con la Tirreno-Adriatico, è uno degli appuntamenti più importanti di questo inizio di stagione, con un percorso eterogeneo che permetterà a diverse tipologie di corridori di mettersi alla prova, partendo dagli uomini di classifica passando per i velocisti, fino ad arrivare agli uomini da Classiche, che vogliono entrare con la condizione giusta con gli appuntamenti più importanti della primavera.
Albo d’oro recente Parigi-Nizza
2022 ROGLIC Primoz
2021 SCHACHMANN Maximilian
2020 SCHACHMANN Maximilian
2019 BERNAL Egan
2018 SOLER Marc
2017 HENAO Sergio
2016 THOMAS Geraint
2015 PORTE Richie
2014 BETANCUR Carlos
2013 PORTE Richie
2012 WIGGINS Bradley
Favoriti Parigi-Nizza 2023
Lo scorso anno la corsa fu un vero e proprio Jumbo-Visma show, partendo dalla tripletta della prima tappa con Laporte a tagliare il traguardo per primo fino alla vittoria finale di Roglic. La formazione neerlandese tenne la maglia di leader per tutte le tappe, facendola indossare a tre corridori, tra cui (oltre ai due uomini già citati) Wout van Aert, che oltre a vincere una tappa fu anche decisivo l’ultimo giorno per difendere la leadership di Roglic. La compagine di Richard Plugge, però, quest’anno si conferma con una formazione completamente diversa, in cui il ruolo di capitano spetta a Jonas Vingegaard, che arriva alla corsa dopo aver dominato la O Gran Camino, alla prima uscita stagionale, con il supporto di corridori come Jan Tratnik, Rohan Dennis e Tobias Foss che potranno dargli un’ottima mano in varie fasi della corsa.
Il danese dovrà prepararsi ad affrontare una nuova battaglia con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), a sua volta molto in forma, già a quota cinque successi stagionali e pronto ad incrementare ulteriormente il bottino. Lo sloveno ha cambiato i suoi programmi in corso d’opera, rinunciando a Strade Bianche (dove sarebbe arrivato da campione in carica e con i gradi di favorito) e Tirreno-Adriatico per prendere parte alla sua prima Corsa del Sole, e non è da escludere che la presenza di uno dei pochi uomini sul pianeta Terra ad averlo battuto possa rappresentare per lui una motivazione ulteriore.
I fari saranno puntati soprattutto sui due già citati, ma nella startlist i loro non sono gli unici due grandi nomi per le corse tappe. Simon Yates (Team Jayco-AlUla), ad esempio, lo scorso anno sfiorò il colpaccio nell’ultima tappa e fu solo una grande Jumbo-Visma a impedirgli di portare a casa il bottino grosso. Il britannico chiuse comunque con un successo di tappa e il secondo posto nella generale, risultato già ottenuto nel 2018, a riprova del suo grande legame con una corsa in cui ha vinto quattro tappe nell’arco della carriera. Il classe ’92 si è mostrato già in buona condizione al Tour Down Under di inizio stagione e si candida quindi a essere il principale outsider per la vittoria finale.
Più difficile, invece, decifrare lo stato di salute di Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), che ha vinto questa gara nel 2020 e nel 2021. Il tedesco dovrà puntare soprattutto sul feeling con la corsa, perché le prime uscite stagionali non sono stati brillanti, seguendo la falsa riga di un 2022 in cui ha fatto più fatica del previsto, anche a causa di alcuni problemi fisici. Tra i corridori più in forma, invece, va menzionato Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo), cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo anno, soprattutto nelle corse a tappe di una settimana, e pronto ora ad andare a caccia di un risultato importante anche in una corsa WorldTour. Un profilo simile a quello dello scandinavo è quello dello statunitense Matteo Jorgenson (Movistar), che come il danese sarà l’uomo di riferimento dal suo team, galvanizzato anche dal recente Tour of Oman, in cui ha ottenuto le prime vittorie della carriera, portandosi a casa una tappa e la generale. Il classe ’99, inoltre, ha già partecipato alla Parigi-Nizza, ottenendo buoni risultati, tra cui l’ottavo posto nella generale del 2020 alla prima stagione da professionista.
Tra i corridori che vorranno essere protagonisti ci sono poi ovviamente anche quelli di casa, a partire da David Gaudu (Groupama-FDJ), che ha ottenuto buoni risultati nelle prime gare del suo 2023 e punta ora ad alzare le braccia al cielo proprio alla Corsa del Sole, davanti al compagno Arnaud Démare (che sarà invece uno dei protagonisti delle volate), con il quale non corre buon sangue, ma dovrà provare a convivere in vista di un’eventuale presenza di entrambi al Tour. L’altra principale speranza dei padroni di casa è Romain Bardet (DSM), sempre più l’uomo attorno al quale ruota l’intero Team DSM, caricandolo di grande fiducia e al contempo di grande responsabilità.
Responsabilità che invece saranno condivise in casa Ineos Grenadiers, dove l’uomo di riferimento sembra poter essere Daniel Felipe Martinez, vincitore della Volta ao Algarve, ma anche Pavel Sivakov potrebbe ritrovarsi a gestire una posizione in classifica generale. Più opzioni anche per la Bahrain Victorious, che punta sulla coppia composta da Gino Mäder e Jack Haig, che in passato hanno già dimostrato di saper lavorare bene insieme e che quindi non dovrebbero avere problemi di convivenza, anzi proveranno ad affinare ulteriormente un’intesa che già c’è e che potrebbe rivelarsi utile anche al Giro d’Italia, dove saranno ancora loro due a guidare il team. La EF Education-EasyPost, invece, punterà su Neilson Powless, che in questo avvio di stagione ha già vinto una breve corsa a tappe sulle strade francesi, anche se di livello inferiore alla Corsa verso il Sole, dimostrando una buona condizione.
Per uscire da un difficile avvio di stagione, l’Astana Qazaqstan punterà soprattutto su David de la Cruz, che in carriera ha già vinto due tappe alla Parigi-Nizza, anche se l’ultima risale a ormai ben cinque anni fa. Un’altra squadra in difficoltà in questo avvio di stagione è l’Arkéa-Samsic, che punterà su Clément Champoussin, gioiellino dell’ultima campagna di CicloMercato che finora non è riuscito a brillare, ma che è apparso in crescita questa settimana con il quinto posto al Trofeo Laigueglia. Restando in tema di formazione francesi, invece, l’Ag2r Citroën punterà soprattutto su Aurélien Paret-Peintre, reduce da due top 10 consecutive nelle ultime due edizioni della corsa e tirato a lucido in questa prima fase di stagione come forse non gli era mai successo prima in carriera. La Cofidis, invece, mette le sue fiches sul solido Ion Izagirre, terzo nell’edizione del 2021.
Tra le Professional, la francese TotalEnergies si schiera compatta al fianco di Pierre Latour, che ha iniziato bene la sua stagione. La Uno-X e la Israel-PremierTech per la classifica puntano rispettivamente su Anton Charmig e sul terzetto composto da Hugo Houle, Nick Schultz e Stephen Williams, anche se nessuno di loro sembra in grado di poter andare oltre un buon piazzamento. Più difficile da capire quello che potrà fare Mauro Schmid (Soudal-QuickStep), che dovrebbe essere l’uomo di classifica in una squadra improntata soprattutto alla ricerca del successo di tappa, a partire dalle volate con Tim Merlier.
Per quanto riguarda gli sprint, poi, ci saranno alcuni dei migliori velocisti al mondo, a iniziare dall’emergente Arnaud De Lie (Lotto Dstny), che è sempre più vicino alla prima vittoria nel WorldTour. Per ottenerla sulle strade della Parigi-Nizza dovrà vedersela con corridori del blasone di Sam Bennett (Bora-hansgrohe), del già citato Arnaud Démare, di Alexander Kristoff (Uno-X) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il fenomeno belga non sarà però l’unica giovane promessa a partecipare alla corsa, visto che saranno dalla battaglia in volata anche Olav Koij (Jumbo-Visma) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). In passato su queste strade ha già vinto Cees Bol (Astana Qazaqstan), che vuole sfruttare una delle occasioni in cui non dovrà tirare le volate a Cavendish.
Dopo il buon inizio di stagione, poi, proveranno a lasciare ancora il segno anche Jonathan Milan (Bahrain Victorious), già vittorioso in Arabia Saudita, e Arne Marit (Intermarché-Circus-Wanty), mentre l’Arkéa-Samsic potrà scegliere tra due buoni velocisti come David Dekker e Dan McLay. Si vedranno in volata, pur non avendo i picchi dei velocità degli sprinter migliori, ma potranno mettersi in evidenza anche in tappe dal profilo leggermente più duro corridori come Michael Matthews (Jayco-AlUla), che in carriera ha già vinto tre tappe di questa corsa indossando anche la maglia di leader, Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Bryan Coquard (Cofidis), Fred Wright (Bahrain Victiorious), Magnus Cort (EF Education-EasyPost), John Degenkolb (Team DSM) e Anthony Turgis (TotalEnergies).
Infine, pur non essendo dotati dello stesso spunto degli ultimi corridori citati, potrebbero andare a caccia di affermazioni parziali anche Nils Politt (Bora-hansgrohe), Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Benjamin Thomas (Cofidis), Tim Wellens (UAE Team Emirates), Taco van der Hoorn e Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty). Un altro cacciatore di tappe è Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), che con l’introduzione delle nuove regole diventa fondamentale anche per la cronosquadre, così come diventano fondamentali anche Stefan Bisseger (EF Education-EasyPost), Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Matteo Sobrero (Jayco-AlUla), gli ultimi due anche per dare un contributo concreto ai capitani in termini di classifica generale.
Borsino dei Favoriti Parigi-Nizza 2023
***** Tadej Pogacar
**** Jonas Vingegaard, Simon Yates
*** David Gaudu, Mattias Skjelmose, Daniel Martinez
** Maximilian Schachmann, Jack Haig, Matteo Jorgenson, Romain Bardet
* Gino Mäder, Pavel Sivakov, Aurélien Paret-Peintre, Neilson Powless, David De La Cruz
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